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IL GIARDINAGGIO- QUELLO CHE MIO PADRE CERCAVA DI INSEGNARMI CHE NON HO MAI IMPARATO

Updated: May 7

Mio padre era un friulano (man from the region of Friuli) per eccellenza. I friulani sono considerati un popolo rigido e duro (hard), un po' come l'inverno alpino. Sono anche un popolo contadino e un popolo di grandi bevitori (good drinkers), ma anche di grandi lavoratori. Non per altro, beviamo grappa alla mattina spesso col caffe' (caffe corretto).


Mio padre era un po' cosi, duro e taciturno (silent, reserved) e amava lavorare con le sue mani. Aveva una sola espressione: manteneva la stessa faccia quando era felice, arrabbiato o triste ed era difficile cogliere un sorriso sulla sua faccia.


Quando ero bambina lo vedevo un po' come un gigante o un orco (ogre). Aveva la pelle scura e perennemente abbronzata (tanned). Le mani grandi e sempre sporche di terra o di malta (mortar) e mi sembrava che potesse portarsi sulle spalle il peso di una casa. Non ricordo i suoi capelli ondulati (wavy) di colore nero perché per me erano sempre color sale e pepe (black and white) fin da quando ero piccola. Mi ricordo anche che fosse perennemente a dieta, cosa che gli era difficile perché era una buona forchetta (a good fork, or good eater). L'ho visto mangiare un sacco di cose per me disgustose e questo mi ha fatto sempre credere che potesse mangiare di tutto.


Col passare degli anni mi sono resa conto che (i realized that) era un uomo molto più piccolo di quanto ero a conoscenza sia di statura che di carattere. In realtà con i miei 168 cm sono più altra di lui, e le sue limitazioni culturali e culinarie le ho scoperte con il tempo. Mentre ero cresciuta pensando che lui fosse il mio eroe, abbiamo con gli anni avuto difficolta' di rapporto, con periodi di amore assoluto e periodi in cui non ci parlavamo e non ci capivamo. Ora che non c'e' più mi rendo conto che lui e' semplicemente sempre stato un prodotto della sua generazione e della sua cultura, con una vita povera e sempre dura. Oggi mi piacerebbe dirgli che non gli porto rancore (resentment) per le sue azioni e per le sue difficolta' ma che sto imparando ad essere me stessa e a volergli bene per quello che e'. E sto imparando a fare giardinaggio.


Ogni anno pianto un piccolo orto (vegetable garden) nel mio giardino e lo dedico a lui. Guardo le piante crescere e sono orgogliosa del prodotto del mio lavoro. E' un lavoro duro e fisco e in questo cerco di dimostrarmi una buona friulana che lavora la terra con passione.


Non ho mai ascoltato i suoi consigli quando cercava di insegnarmi a lavorare la terra. Ero giovane e le ore passate a togliere le erbacce (to weed) o a innaffiare (water) avrei preferito passarle a giocare a palla o a nascondino (hide and seek) con gli amici. Per cui le sue parole mi sono sempre entrate da un orecchia e uscite dall'altra. Quando piantare, cosa piantare e come piantare gli ortaggi. Completa amnesia.


Oggi che vivo da sola e che amo raccogliere i frutti del mio giardino, vorrei poter prendere su il telefono e chiedere "Papa' che devo fare con queste zucchine che non crescono o coi pomodori che hanno problemi?" Purtroppo invece devo rassegnarmi (give up) a usare google che bestemmia di meno ma non e' proprio come il mio papa'.


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